16 – PAESE CHE VAI, PELO CHE TROVI

di MammaDalla69

Quando ero poco più che ventenne ed ero già a Milano, era l’epoca in cui imperversava la prima ondata di nostalgici dell’animazione giapponese. Chi fiutò il business a quel tempo furono molti, me compreso con Nippolandia, un’associazione culturale a Bologna dove era possibile noleggiare film d’animazione giapponese in lingua originale senza sottotitoli, trascodificati dal sistema Ntsc giapponese al Pal italiano, che a quell’epoca era necessario per vedere correttamente un VHS (col digitale si è poi risolto questo problema). E con le vecchie serie d’animazione anche le più recenti, pornografiche comprese, sia d’animazione che dal vivo.

Sapevamo poco della pornografia giapponese e delle loro abitudini sessuali che a quel tempo potevano apparirci come eccentriche, se non addirittura troppo “avantgarde”. Gli anni sono passati ed un pelo di figa in provetta come cimelio non fa più notizia, così come lessi la prima volta sulla “prozine” stampata a regola d’arte Yamete, parola giapponese che significa “lasciami!” oppure “basta!”, abitudinariamente pronunciata dalle ragazze nei film porno durante l’atto di una violenza sessuale, ovviamente simulata. I giapponesi amano avere un cimelio della ragazza che hanno scopato, oppure fingerla di averla scopata mostrando il cimelio ai loro amici. Oltre al pelo di figa, sulla provetta vi è mostrata la foto in primo piano della ragazza a cui esso appartiene. Un’idea molto stravagante in quegli anni, i primi del ’90, per noi occidentali che ancora ci masturbavamo con i fumetti della Ediperiodici e quelli dello Squalo.

Ed è la stessa idea che ho proposto io in una pagina della mia “prozine” internet cliccando sulla mia icona “Segui l’autore” dal sito della Creampie Me Press (il termine “prozine” è dato dalla contrazione di due parole inglesi: Pro di Professional ed il finale di Magazine, termine in voga a quell’epoca per distinguersi dalle più soventi fotocopiate “fanzine”.

Benché il filmato sia originale made in China (e non trafugato da qualche sito porno!), benché la telecamera sia perfettamente nascosta e la visione appaia in lontananza, benché sia perfettamente riconoscibile la mia faccia, quello non sono io!

Davvero? Vi starete chiedendo.

Lui è un americano, ed il filmato è un deepfake.
Immagino sappiate già di cosa sto parlando: il deepfake è quell’algoritmo digitale che permette di sostituire perfettamente il volto dell’attore con quella propria, o quella di un altro attore. Su YouTube trovate alcune “prove” (esemplare è quella di Sylvester Stallone che rimpiazza Arnold Schwarzenegger in Terminator di James Cameron del 1984).

Il pelo di figa in provetta, invece, è autentico (https://creampiemepress.it/AUTORI/pelo_di_figa_pazzo.htm).

L’americano, che preferisce celare la propria identità (almeno per ora!), a fine giochi è riuscito a recuperarne uno dalle lenzuola. A renderlo più veritiero è la ragazza che mostra spudoratamente la propria carta d’identità (cinese) così come appare in apertura. Il suo nome è Guo Dan, nata il 15 gennaio 1991, ed abita nel Villaggio di Huangmiao, città di Yangchang, provincia dello Sichuan. Era il 2012. Il filmato è postato da qualche tempo su xvideos.com (https://it.xvideos.com/video67005425/mammadalla69_dice_fai_lo_stesso_), disponibile in free download.

L’americano mi ha concesso altri filmati, alcuni anche con telecamera infrarossi.
Ma non mi sono ancora adoperato per un mio deepfake.
Siete curiosi di vederli?

Un altro cimelio disponibile all’asta sono le mutande dell’attrice Gloria Sanders (in realtà è un’italiana di Verona) che appaiono nel film hard da me diretto (l’unico purtroppo!) nel 2002 con lo pseudonimo di Stelio Odda, dal titolo Inquietudine – Ferment, anche questo disponibile in free download (https://creampiemepress.it/AUTORI/mammadalla69_inquietudine.htm).

Il sottoscritto è stato anche attore in un film hard con lo pseudonimo di Robert Capuani. Una comparsata, a dire il vero (niente scene di sesso), seduto ad un tavolo da poker a fare da mazziere. Anche quest’ultimo è disponibile integralmente in free download (https://creampiemepress.it/AUTORI/c’era_una_volta_al_grand_hotel.htm). Il film è C’era una volta al Grand Hotel diretto da Ricky Grimaldi nel 2002, con i più grandi porno divi dell’epoca: Denis Martì (alias Gianfranco Coizza, oggi cuoco cinquantenne ritiratosi dalle scene), Fausto Moreno (alias Moreno Massa, anche lui ritiratosi – interessante l’intervista su Nocturno, leggetela!), Luca Bazzuca (di lui non ho più tracce), Andrea Nobili (meglio conosciuto come “Totem”, alias Andrea Nannetti, lunga carriera – esilarante il suo Una vita in vendita dove parla di sé, disponibile anche in versione soft), e Miro Merola (la mia personale conoscenza che mi introdusse nel mondo dell’hard – nella partita a poker è seduto alla mia destra).

L’altro cimelio (l’ultimo!) è la mia mascherina Covid-19, quella rossa con la bocca sensuale (https://creampiemepress.it/AUTORI/mascherina_pazza.htm).

Pezzo unico.
Affrettatevi!

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