di MammaDalla69
Non sappiamo più cosa inventarci per distinguerci dagli altri ed attrare la loro attenzione su di noi.
Una volta non tutti potevano permettersi capi prestigiosi. Oggi, grazie al consumismo sfrenato e all’abbigliamento low cost, appannaggio di molte industrie asiatiche, tutti possiamo indossare capi griffati a prezzi ragionevolmente abbordabili. L’attuale crisi economica ci induce però ad essere cauti con le spese extra. L’industria della cosmesi è al secondo posto. Al terzo ci sono i pet. Avete capito bene: l’animale domestico va portato a passeggio ed esibito a tutti, bello e lustrato come se fosse il prolungamento di una parte del nostro corpo.
Se possiamo permetterci un prêt-à-porter per noi, lo possiamo sicuramente anche per il nostro cane o gatto. Il business del prêt-à-porter per i pet è in constante crescita, e lo è stato soprattutto dopo il periodo del lockdown. Siamo vittime della nostra stessa solitudine, sessuale compresa, e l’animale domestico rappresenta sicuramente un appiglio, se con un uomo o con una donna non sappiamo starci. La compagnia di amici una tantum è una via di fuga momentanea. Meglio stare da soli col proprio cane. Almeno lui ubbidisce ai nostri comandi senza fare tante storie.
E pensate che questo “tappo” possa risolvere il tutto?
Addobbare il vostro cane, vestito come una scarpa da ginnastica con i lacci sul suo dorso per chiudere il “cappotto”, allo scopo di essere nell’occhio del ciclone, non serve a nulla.
E se i cani sono due? Scarpa destra e scarpa sinistra? Non siamo ridicoli.
Quello di cui avete bisogno per ritrovare voi stessi non è “un paio di scarpe”, ma altri tipi di input che vi portino di nuovo in assetto.
Ne vidi uno a forma di Tv con nello schermo il viso sorridente della proprietaria del cane, e le due antenne sul suo dorso.
Lollipet.it, temellinimilano.com, e luxpets.com sono solo alcuni siti italiani che potranno esaudire la vostra fame di prêt-à-porter per il vostro pet, se proprio ci tenete.
Ma, sappiatelo, non è questa la soluzione.
Qualcun altro preferisce invece votarsi al cibo. Bulimiche e anoressiche a parte, ed anche ristoranti facoltosi o pseudo tali, c’è chi si sbizzarrisce in invenzioni come mostrate nell’immagine da me trovate in giro su Facebook: una banana spinosa di chiara ispirazione “vibratoriana”, spaghetti al pomodoro a forma di totem (altra chiara ispirazione “vibratoriana”), un toast “puzzlenato” (immaginate per un attimo i vostri genitali ridotti a quel modo!), un salsicciotto portapenne (che non si mangia, ma restiamo sempre in ambito sex toys), cannelloni con abbondante besciamella (allo “spermone”, per intenderci!). Quella dei Baci Perugina invece è stata una mia pensata, anche se di fatto mai realizzata: allegare un capo di lingeria o di intimo maschile per ogni cioccolatino che al suo interno, invece dei soliti messaggi amorosi oramai obsoleti e poco ammiccanti, frasi erotiche (e, perché no, anche un po’ spinte) per il piacere di una coppia trasgressiva.
Ma anche questo potrebbe ridursi ad un palliativo.
Se nella vostra testa manca la spinta e la voglia di ricominciare, non ci sarà nessun cibo o vestito prêt-à-porter al mondo che vi potrà salvare dall’ondata di indifferenza generale ed essere abbandonati nel dimenticatoio.
Sfogatevi col sesso piuttosto, finché siete giovani.
Sicuramente non è un palliativo.
Una donna dopo i quaranta anni è già un ferro vecchio.
Datevi una mossa, invece di abbuffarvi e scopare col vostro cane.